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Il 28 giugno 2018 il Governo ha comunicato la proroga dell'obbligo di fatturazione elettronica per i distributori di carburanti al 1° gennaio 2019. Il Governo ha chiarito che per la categoria dei distributori, la doppia possibilità (non obbligo) fattura elettronica e fattura cartacea sarebbe stata possibile già dal 1° luglio 2018.
Di conseguenza le aziende italiane hanno iniziato a ricevere le prime fatture elettroniche dal 1° luglio 2018 sia per i carburanti sia per subappalti relativi a lavori per la PA, per i quali è stata mantenuta l'obbligatorietà.
Le aziende italiane si sono quindi confrontate con le prime esigenze di creazione e trasmissione di fatture elettroniche non più solo verso la Pubblica Amministrazione (B2A) ma adesso nei confronti di aziende (B2B).
Chiariamo obblighi e modalità di creazione delle fatture elettroniche nei confronti delle diverse tipologie di destinatari.
La fatturazione elettronica è il processo di creazione e invio di una fattura digitale in formato e con linguaggio XML secondo le specifiche standard stabilite dall'Agenzia delle Entrate. La fattura elettronica XML deve essere firmata elettronicamente, inviata al Sistema di Interscambio secondo uno dei canali consentiti e conservata obbligatoriamente a norma di legge.
Il Sistema di Interscambio (SDI) è una piattaforma messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate che permette la trasmissione, il controllo e l'inoltro al destinatario delle fatture elettroniche.
Le fatture elettroniche possono essere trasmesse al Sistema di Interscambio secondo 4 modalità:
La combinazione gestionale ACUT Erp e servizio YouDox assolve in modo manuale o automatizzato ai punti precentemente descritti.
Valgono le regole attive dal 31 marzo 2015. Le fatture devono transitare obbligatoriamente attraverso lo SDI. L'ente o l'ufficio PA deve avere un codice univoco destinatario. La trasmissione allo SDI permette la consegna al destinatario tramite il codice destinatario contenuto nella fattura elettronica XML e letto dal Sistema di Interscambio in fase di ricezione.
Il sistema di trasmissione della fattura elettronica a aziende e titolari di partita IVA prevede di base le regole valide per la fatturazione verso la Pubblica Amministrazione con alcune variazioni e diverse semplificazioni introdotte con il provvedimento 89757/2018 del 30 aprile 2018.
Lo SDI prevede infatti l'invio della fattura elettronica indicando sulla stessa l'indirizzo telematico del destinatario.
L'indirizzo telematico può essere in alternativa:
Nel caso il cliente non comunichi al fornitore il proprio indirizzo telematico, la fattura elettronica può comunque essere emessa. In questa casistica il codice destinatario dovrà essere valorizzato con il codice convenzionale "0000000". Il provvedimento chiarisce anche che in questa situazione è buona norma inviare copia della fattura al cliente specificandogli che l'originale è disponibile nella sua area riservata all'interno del portale Web dell'Agenzia delle Entrate.
L'obbligo alla fatturazione elettronica è esteso anche nei confronti di soggetti privati. In questo caso il sopracitato provvedimento del 30 aprile 2018, ha specificato alcune semplificazioni. Il codice destinatario anche in questo caso dovrà essere indicato attraverso il codice convenzionale "0000000". In questa situazione però il cliente non dovrà necessariamente dotarsi di un indirizzo PEC (pur rimanendo la facoltà di farlo). La fattura sarà resa disponibile al ricevente attraverso i servizi telematici Web messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate e attraverso l'invio della stessa in formato "analogico", ovvero cartaceo o .pdf salvo rinuncia da parte del cliente.
Abbiamo già affrontato questi aspetti attraverso l'articolo chiarimenti-fatturazione-elettronica-verso-privati
Le fatture elettroniche vengono ricevute tramite SDI (Sistema di Interscambio). Copia della fattura elettronica può essere ricevuta anche tramite PEC o in forma tradizionale ma sarà sempre disponibile l'originale sull'area Web dell'Agenzia delle Entrate.
Gli intermediari accreditati AgID, previo accordo con il destinatario, trasmettono la notifica di ricevimento della fattura elettronica e in determinati casi permettono la visualizzazione o il download del file.
La conservazione a norma di legge delle fatture elettroniche passive deve avvenire con le stesse modalità delle fatture elettroniche attive.
Per approfondire le modalità operative di invio e conservazione delle fatture elettroniche in ACUT, consulta la guida:
invio e archiviazione fatture elettroniche tramite youdox
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